Circa l’opportunità della distinzione tra risarcimenti punitivi convenzionali e clausola penale

SOMMARIO: 1. Caratteri strutturali del paradigma dei risarcimenti punitivi: rilievo eminente dell’extra–compensation. – 2. Profili di potenziale incostituzionalità della determinazione dell’impegnatività di prestazioni pecuniarie sanzionatorie in ipotesi non tipizzate dal legislatore nazionale. Garanzie costituzionali a presidio del principio d’inviolabilità del patrimonio dei consociati. – 3. Il ruolo della gerarchia tra i valori coinvolti: le soluzioni operative scaturenti dal bilanciamento degli interessi in conflitto, alla luce dell’ordine di prevalenza voluto dalle superiori emanazioni di sovranità. Esplicazioni di risarcimenti punitivi, non previsti da una specifica disposizione di legge (“atipici”), accolti dal diritto vivente (danno tanatologico; cumulo tra risarcimento e indennizzo; punitive damages aggiudicati da Corti straniere). – 4. Estensione della figura all’àmbito degli illeciti contrattuali. Riflessi operativi della distinzione tra le due qualifiche dei risarcimenti punitivi convenzionali e della prestazione programmata nella clausola penale – 5. (Segue) Il limite della proporzionalità (rischio di overdeterrence). – 6. Riflessi sistematici: dalla “pubblicizzazione del diritto privato” alla “civilizzazione della tutela di interessi generali”.